Tu che faresti?
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Date:
6 Aprile 2024
Tu che faresti?
Piccolo allenamento ad una maggior senso di responsabilità
Situazione ricorrente: c’è un problema da risolvere, qualcuno del team te lo riporta, tu indichi cosa fare per risolverlo.
E questo succede anche con problemi operativi piuttosto semplici.
Cosa c’è di sbagliato in tutto ciò?
Che tu sia un manager o un imprenditore: non devono arrivare sulla tua scrivania questi problemi.
Ti devono arrivare, al limite, le informazioni e possono farlo in due modalità funzionali che dipendono dal tipo di problema, dal contesto e dalla maturità professionale delle persone del tuo team.
- Ti informo che c’è stato questo problema e l’abbiamo risolto in questo modo.
- Si è verificato questo problema, pensavamo di risolvere in questo modo, cosa ne pensi?
E qui tu puoi essere di supporto con le domande per chiarire a te e alla persona le caratteristiche con cui si è presentato quel dato problema.
Poi, eventualmente, serve il tuo punto di vista per confermare la proposta di soluzione o modificarla.
Come ci si arriva?
Con un allenamento quotidiano in cui tu resisti alla tentazione di dare una soluzione, cominciando con un banale ma molto efficace “tu che faresti?”.
Ci hai mai pensato?
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