8 Agosto 2024
Sul controllo nel processo di delega
La delega non è un’azione singola è processo che implica anche momenti di controllo e poi di correzione, se necessaria.
La parola controllo però non deve portarti fuori strada, potrebbe evocarti infatti immagini poliziesche, di chi vuole cogliere in fallo l’altro.
In realtà il controllo deve avere lo scopo di proteggere il collaboratore dall’errore, soprattutto se è stato appena assunto o non ha molta esperienza. Proteggerlo dall’errore o stargli affianco per far sì che lo gestisca nel modo più utile.
Come deve essere questo controllo perché sia funzionale all’intero processo di delega?
Né troppo pressante, altrimenti rischi che il collaboratore sbagli perché si sente troppo sotto pressione oppure che si blocchi rinunciando magari a prendere qualche buona iniziativa.
Né troppo blando o inesistente, quando accade ciò può diventare un fattore estremamente demotivante. Il collaboratore infatti pensa “neanche mi guarda, forse non gli importa molto”, “non so se sto facendo bene o male”.
Quindi controllo equilibrato che faccia percepire cura e attenzione e permetta d’intervenire subito su eventuali deviazioni non volute, senza sprechi di tempo e lavori fatti due volte.
E tu come deleghi?
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