Sei capace di ascoltare il silenzio?
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Date:
8 Gennaio 2024
Sei capace di ascoltare il silenzio?
Che domanda apparentemente bizzarra!
Eppure proprio perché viviamo immersi nel mondo caotico delle organizzazioni, dove informazioni e azioni s’intrecciano costantemente, è una domanda da farci.
Siamo progettati per notare di più quello che c’è rispetto quello che non c’è.
Ma nel caso del silenzio, a ben rifletterci, non stiamo parlando di vuoto ma di pieno, non assenza ma presenza anzi possiamo dire che contiene infinite possibilità.
Dobbiamo imparare ad affinare i nostri radar per ascoltare in tutte le direzioni e connetterci con quello che è fuori e dentro di noi per cogliere le infinite manifestazioni del silenzio.
E poi le dobbiamo interpretare.
Sopratutto se abbiamo la responsabilità di un team di persone.
Tra le infinite possibilità, eccone 2 molto frequenti in azienda.
1
La persona del team che si fa sempre più silenziosa, lavora, s’impegna senza mai un lamento né un guizzo di entusiasmo.
È il silenzio di chi ha perso fiducia che le cose possano cambiare e aspetta solo una buona occasione per andarsene.
Considera che i collaboratori che rompono le scatole, contestano, lo fanno perché sono ancora ingaggiati e hanno fiducia che le cose possano cambiare.
Quando non lo fanno più, è probabile che tu li abbia persi.
2
Chi è a capo di un team non esprime nessun tipo di feedback ad una determinata persona del team.
Se sei tu a metterlo in atto, capisci se lo stai facendo per evitare d’intervenire su quella persona perché non hai voglia di confrontarti.
Se lo porti avanti per molto tempo potresti finire per esplodere e passare dal non dire nulla alla punizione rovinando però così la relazione.
Come vedi il silenzio è una spia utile per interpretare situazioni che hanno un impatto concreto e forte sulle dinamiche dell’organizzazione.
Ci avevi mai pensato?
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