Quando sei l’unica persona che decide

In effetti questo ti consente di andare veloce e di prendere in mano la situazione quando capisci che si sta complicando e rischiate d’impantanarvi.

Se questa però diventa la tua unica modalità di agire la strada comincia a farsi in salita, soprattutto se l’organizzazione è in un una fase di crescita e parte del lavoro lo vuoi giustamente delegare ad altre figure manageriali.

Mi dirai: “ma i miei manager non prendono nessuna iniziativa se non ci sono io che li presso”, “sono lenti e, se e quando decidono, poi non sanno gestire la situazione che ne deriva e devo sempre intervenire io”.

Certo che è così, se ci sei sempre tu che lo fai al posto loro…

E intanto rischi di sovraccaricarti sempre più di decisioni, dalle più operative alle strategiche, una fatica cognitiva ed emotiva che alla fine sai a cosa ti porterà?

A diminuire progressivamente la qualità tuo processo decisionale quindi più vai avanti più ti esponi agli errori, anche grossi.

La lucidità mentale è limitata, preservala per situazioni veramente importanti in cui tu puoi fare la differenza e cerca di delegare il resto.

Accetta di rallentare un po’ prima per poter accelerare dopo, invece di procedere a media velocità per poi impantanarti.

Ci avevi mai pensato?

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