Quando il manager arriva da fuori

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Quando il manager arriva da fuori

 

Ad un certo punto della crescita dell’azienda potrebbe rendersi necessario inserire delle professionalità dall’esterno che abbiano un più alto livello di competenze e conoscenze rispetto a quelle presenti all’interno.

Questo inserimento però è un percorso piuttosto insidioso.

Da un punto di vista emotivo, l’imprenditore o l’imprenditrice si sentono spaccati a metà tra: 

– desiderio esplicito che la professionalità inserita faccia bene.

– Dubbio se non desiderio inconsapevole che invece fallisca dimostrando di essere ancora indispensabili per la propria azienda. 

Tanta roba eh!

E poi ci sono gli errori nella gestione della delega che portano il più delle volte alla rottura della relazione, il manager va via o viene mandato via.

Ecco 3 errori che portano inevitabilmente al fallimento.

  1. Non viene chiarito bene il mandato dall’inizio, non ci si sofferma nel chiarire ruolo, gli obiettivi e le modalità con cui verrà valutata la performance del manager.

    Non viene ritenuto importante o, più frequentemente, non si hanno gli strumenti adeguati per farlo.

    Serve, tra l’altro, una visione molto lucida di dove si voglia andare.

  2. Chi delega non assume una posizione funzionale.

    Occupa, in quanto più comode, due posizioni estreme, opposte ma entrambe fallimentari.

    Troppo fuori: si fa completamente da parte, non interviene per confrontarsi o eventualmente correggere il tiro salvo poi intervenire a gamba tesa quando inevitabilmente emerge un problema.

    Troppo dentro: interviene in continuazione non consentendo al manager di agire, di trovare un suo modus operandi provocandogli in questo modo blocchi continui e tanta frustrazione.

    Queste due posizioni portano alla rottura della collaborazione.

  3. Leggere questa rottura a “senso unico”, additando il manager come unico responsabile che “non capiva abbastanza, non si allineava, non s’integrava col team”, senza essere consapevoli degli errori nella delega. 

Così si rischia di continuare a ritrovarsi ciclicamente nella stessa situazione con grande dispendio di soldi, energie e causando disorientamento all’interno del team.

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