Quando due reparti non si parlano

Mi viene in mente nel retail il reparto commerciale e quello dei punti vendita.

Proviamo a fare un’esercizio d’immaginazione!

Cosa succederebbe se un giorno si scambiassero di posto?

Se le persone del negozio vivessero la quotidianità dell’ufficio commerciale e le persone di quest’ultimo vivessero la quotidianità del negozio?

Cosa succederebbe se una parte toccasse con mano l’impatto che le decisioni hanno sul lavoro degli altri e viceversa?

Quando ci sono problemi nella filiera si pensa che aggiungere regole o figure che cerchino di mettere ordine nel caos sia la soluzione.

Ma spesso invece di semplificare ci si ingarbuglia di più perché si aggiungono pezzi in più (regole, figure di controllo etc.) che rischiano però di allontanare dal cuore delle situazioni, di perdere il contatto con l’operatività.

Bisogna tendere piuttosto verso un approccio più trasversale, uscire dalla bolla del proprio reparto dove si vede solo il nostro e gli altri reparti sono strani e non ci capiscono, salvo poi scoprire che sappiamo molto poco di tutto ciò che succede fuori dalla nostra bolla.

Far fluire le informazioni, senso di reciprocità nel modo di lavorare, tutto questo può innescare vere forme di collaborazione.

Non semplificazioni che complicano ma soluzioni che tengano conto del tipo di  complessità dell’organizzazione.

Ci hai mai pensato?

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