Più tempo do e più valgo!

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Più tempo do e più valgo!

 

Hai mai sentito frasi del tipo del tipo “è bravo/brava ma alla 18 spaccate va via e chi s’è visto s’è visto!”.

Oppure “ci tiene un sacco, non guarda mai l’orologio!”

Se la quantità di tempo rimane il principale criterio per valutare una persona però si possono creare una serie di situazioni critiche.

Vediamone tre.

  1. Se mi sento valutato sul tempo e voglio una promozione comincerò a darne sempre di più e trascurerò la mia vita fuori.
    A lungo andare la mia performance calerà e avrò sempre meno consapevolezza di quali sono o potrebbero essere le mie capacità che fanno veramente la differenza.

  2. Da manager tenderò a stare in azienda più di tutti per dimostrare il mio senso di responsabilità. Tenderò a circondarmi di persone simili a me perché le valuterò in base a questo criterio.

    Tra l’altro, in tale situazione, avrò meno cura di attivare un processo di delega e un’organizzazione del lavoro funzionali sia agli obiettivi dell’azienda che al benessere delle persone del team.

  3. Con una questa cultura, persone che potrebbero apportare valore e idee ma anche capaci di stabilire dei confini, verrebbero ignorate se non addirittura osteggiate.

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