Non devi cambiare per poter cambiare

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Non devi cambiare per poter cambiare

 

Non è un gioco di parole!

Se immagino un’organizzazione che cambia, istintivamente penso ad un organismo fermo che per cambiare deve muoversi.

Non sempre è così, anzi molte organizzazioni per cambiare verso il meglio devono imparare a muoversi meno e in modo meno nevrotico.

Ecco alcune modalità di lavorare che, per il modo in cui vengono messe in atto, diventano esse stesse un problema.

  1. Individuo una possibile soluzione ad un problema in azienda, la metto in opera ma poi non riesco ad essere costante, un po’ la applico e un po’ no, vado ad intermittenza.

    Mi convinco alla fine che non funziona. Ma è la soluzione che non funziona o la sua intermittenza?

  2. La applico ma appena non vedo risultati che mi diano certezze definitive lascio perdere.

  3. Cambio frequentemente da una soluzione all’altra lasciandomi influenzare troppo dagli eventi esterni.

Questo causa tanta dispersione di tempo ed energie, contribuisce a mantenere modalità di lavorare miopi, che guardano al brevissimo termine, ci fa illudere di andare veloci.

Ma a che serve essere il più veloce se sei un criceto che corre nella sua ruotina?

Ci avevi mai pensato?

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