Noi e loro

E la contrapposizione è più sentita se i reparti sono fortemente interconnessi e sinergici.

Un grande classico nell’ambito food retail, è quella tra negozio e uffici della sede, nello specifico quello commerciale.

Tra “i duri e puri che stanno sul campo” e quelli che se ne stanno comodamente seduti al pc a fare telefonate, secondo una visione assolutamente parziale di una delle due parti.

E spesso capita che non si siano neanche mai visti in faccia.

Sto parlando in particolare di realtà piccole e medie.

Il negozio si sente spesso “vittima” di decisioni incomprensibili da parte dell’ufficio commerciale, un luogo in cui vengono scaricati errori strategici o più semplicemente di quantità o tempistiche.

E qui lo store manager in mezzo a dover trovare soluzioni veloci ed efficaci ma soprattutto a persuadere tutto il team che non si sta gestendo l’ennesima rottura di scatola di “quelli degli uffici”.

Dall’altro lato in ufficio i frustrati per ritardi del negozio nell’attuazione di iniziative commerciali, incomprensioni, poca proattività se non resistenza vera e propria.

Eppure tutto il lavoro del commerciale acquista senso e compimento nel negozio che ne è di fatto la delivery e il negozio ha bisogno dell’ufficio commerciale e non solo per avere banalmente la merce in casa ma per entrare nelle logiche di selezione e vendita del prodotto, o così dovrebbe essere perlomeno.

Cosa succede però quando metti queste 2 aree dell’organizzazione ad un tavolo semplicemente ad illustrarsi a vicenda a cosa e come fanno il loro lavoro?

Non più leggende, false credenze che vengono riportate e ripetute senza che nessuno si sia preso la briga di verificare cosa sia reale meno.

Ma il raccontare cosa faccio quando organizzo una promo e inserisco un nuovo fornitore da una parte o come ho predispostolo scarico della merce e come è fisicamente organizzato lo spazio nel mio negozio dall’altra.

Ecco allora situazioni e relazioni che prima apparivano complicate o incomprensibili cominciano a diventare un po’ decifrabili e facili.

Della serie partiamo da cosa facciamo e come lo facciamo effettivamente, quotidianamente, al di là di ruoli e schemi.

Non sempre è necessaria l’attivazione di nuove procedure o l’introduzione di nuove figure per far funzionare meglio i processi, rischiano di essere un’aggiunta di complicazioni e una perdita di risorse se non partiamo dal capire veramente cosa facciamo noi e cosa fanno loro, così magari riusciamo a capirci veramente e a diventare NOI.

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