Sto parlando del feedback. Come disse brillantemente un generale delle forze armate il feedback è la “restituzione di un dono” perché ti permette di correggere, se necessario, la rotta ed evitare altre future sbandate.

Una precisazione, quando parlo parlo di feedback in azienda di solito la prima cosa che viene in mente è quello dato dal manager al proprio collaboratore, in realtà il feedback non esiste solo dall’alto verso il basso ma anche viceversa. Le organizzazioni più funzionali infatti, quelle in cui le persone crescono davvero, creano un clima favorevole per il feedback da entrambe le direzioni.

Torniamo alla delega, creare dunque le condizioni per restituzione del feedback è fondamentale, ovvero il collaboratore che ha avuto delega deve essere messo nelle condizioni di restituire un riscontro anche quando questo consiste nella dichiarazione di aver commesso un errore.

Uno dei comportamenti disfunzionali che s’innescano nelle aziende riguarda proprio questo aspetto: un capo che tende a colpevolizzare crea nel collaboratore la tendenza a nascondere errori o a ridimensionarli.

In questo modo succede che quei segnali, anche deboli che ti avrebbero fatto intervenire per correggere la rotta non arrivano e tu vai avanti ignorandoli fino a quando ci vai a sbattere la faccia, ovvero quando ad un certo punto ti devi riprendere in mano il compito che avevi delegato sovraccaricandoti di lavoro che non ti compete e lasciando un collaboratore che si sente incapace e demotivato perché magari non ha compreso bene cosa sia andato storto.

Se vuoi allenare la tua capacità di dare feedback durante il processo di delega scrivimi subito ad [email protected].