“I miei collaboratori non sono autonomi”, è una frase che mi sento dire spesso dal management e dai vertici aziendali che lamentano collaboratori poco responsabili, proattivi, intraprendenti. Quando la sento visualizzo immediatamente la storia del bruco e del contadino, ve la racconto.

Un contadino un giorno s’imbatte in un bruco/farfalla che cerca con molto sforzo di uscire dal bozzolo e volare via. Rimane così toccato dalla sofferenza della farfalla che con molto sforzo cerca un modo di uscire dal suo bozzolo, da non avere la pazienza di aspettare di farle fare il suo corso. Pensando di poter essere d’aiuto, con un coltellino, agevola l’uscita della farfalla ma ne decide così il tragico destino. La farfalla infatti non è più in grado di volare, il contadino con le migliori intenzioni l’ha privata di quello sforzo per uscire che le era necessario per rafforzarsi e volare via.

Cosa c’entra questo con i collaboratori poco autonomi? Moltissimo, pensaci bene!

Pensa a tutte le volte che intervieni e fai le cose al posto loro perché non ti fidi del fatto riusciranno, pensa a tutte le volte che non affidi loro un compito perché tanto tu lo fai meglio e tieni così a bada la tua paura di commettere errori. Insomma sappi che così facendo li stai privando di quel processo fondamentale per crescere, di quello sforzo necessario per imparare a volare, e tu stai di fatto rinunciando ad essere libero di dedicarti alle task davvero importanti che riguardano il tuo ruolo.

Il processo di delega, controllo e correzione va gestito correttamente e deve considerare tutti gli aspetti relazionali e psicologici sia del delegante che del delegato. Avevi mai riflettuto su questo? Se vuoi diventare più abile nel delegare scrivimi subito ad [email protected].