Il cambiamento è positivo o negativo?
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Date:
8 Agosto 2024
Il cambiamento è positivo o negativo?
La retorica sul cambiamento impazza ormai da tempo e come tutto quello di cui si parla troppo ha perso per strada la sua complessità per lasciare spazio ad una banalizzazione sempre più spinta.
Vedo che spesso passa questo tipo di messaggio: “siamo in tempi di cambiamenti velocissimi, bisogna cambiare e se non sei entusiasta o veloce nell’abbracciare questo cambiamento non sei abbastanza sul pezzo, forte, flessibile etc.”
Attenzione! È un’idea che può avere implicazioni pericolose perché nasce da una concezione errata del cambiamento, cioè che sia sempre qualcosa di positivo.
Non è così, il cambiamento è qualcosa di naturale ma non necessariamente di positivo e se non consideriamo ciò, i rischi nelle organizzazioni sono tanti.
Se sei una manager rischi di non considerare l’impatto che il cambiamento che vuoi introdurre avrà su ogni persona del tuo team e di non saperlo quindi gestire.
Rischi di bollare come rompiscatole chi si oppone e di esaltare chi si dimostra da subito collaborativo.
Se sei un collaboratore cercherai di adeguarti alla meno peggio a ciò che succede nella tua azienda magari convincendoti che prima o poi qualcosa di buono per te arriverà, che magari sei tu che non riesci a vederne l’opportunità.
Se sei un imprenditore sei tentato d’inseguire i cambiamenti del mercato, anche quelli che non sono coerenti con la tua identità e non rafforzano il tuo business sul lungo periodo.
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