Decidere, risolvere problemi e comunicare

Prendiamo costantemente decisioni, piccole e grandi, e il paradosso è che non ci sono previsioni, intuizioni, e modelli di ragionamento che ci garantiscano controllo su quelli che saranno i risultati.

Per un motivo molto semplice, non abbiamo controllo sul futuro e sulle dinamiche casuali che potranno attivarsi.

Possiamo però, preventivamente, immaginare dettagliatamente quale potrà essere lo scenario peggiore se si dovesse prendere quella tale decisione.

E poi chiederci se siamo in grado di affrontarlo da tutti i punti di vista, risorse, tempo, emozioni, etc.

Se la risposta è no o non la prendiamo la decisione e stop oppure la mettiamo in stand by e ci prepariamo a sostenere l’eventuale scenario nefasto.

Cosa succede però se la decisione riguarda tutto il team?

Se la decisione riguarda il tuo team bisogna andare oltre, fare un passaggio in più.

Se, per esempio, devi decidere se inserire stabilmente o no un nuovo membro o attuare cambiamenti nell’operatività, non puoi non considerare l’impatto che quella decisione avrà su tutte le tue persone.

Ho visto manager incaponirsi su strade sbagliate, perdere lucidità ed energie nel tentativo di mettere a posto.

È modalità che io chiamo “missione personale”, l’illusione di poter controllare e gestire da soli le conseguenze di una decisione che riguarda però tutto il team.

E ho visto team disorientati e frustrati da decisioni che non comprendono e che subiscono come se fosse normale e inevitabile.

Non può diventare la tua personale missione, perché non sarai solo tu a dover sostenere eventuali impatti.

Quindi anche se tu ti senti “pronto” o “pronta” non è detto che lo siano le tue persone e dunque metti in stand by e comincia subito a lavorare assieme al tuo team per far sì lo sia.

Ci avevi mai pensato?

Se vuoi lavorare meglio con il tuo team e diventare piuù brava/bravo a prendere le decisioni scrivimi subito ad [email protected].