Cambiare per non morire

Questo è un tasto molto dolente per le organizzazioni piccole e medie, soprattutto a carattere familiare.

Guardando dall’esterno e in modo superficiale può sembrare assurda e insensata questa resistenza ad un’evoluzione che è necessaria per non chiudere letteralmente bottega.

Eppure ci sono due aspetti che contribuiscono a tutto ciò e che non possono essere trascurati nel momento in cui si dovesse affrontare seriamente la questione. 

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Per le caratteristiche intrinseche del lavoro, queste organizzazioni non hanno tempo, o meglio, non sono abituate a prendersi quello spazio cognitivo per riflettere su sé stesse.

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E poi: la velocità, la reattività, la flessibilità nei movimenti dovute all’essere poco o niente strutturate sono i motivi principali che le hanno portate alla crescita e al successo, fino a quel momento.

Quindi perché cambiare?

Ci avevi mai pensato?

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