Luoghi di scambio tra persone

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Luoghi di scambio tra persone

I retailer si pongono come obiettivo primario le vendite, sacrosanto.

La giusta selezione degli assortimenti e della pianificazione dello spazio all’interno del negozio sono fondamentali per incentivarle.

Ma basta solo questo?

Soprattutto per le piccole e medie realtà non può bastare e, sopratutto, non si può fare la differenza con prospettive di lungo periodo.

Il punto è trovare la giusta strategia, giusta per la fisiologia dell’organizzazione, che offra la migliore esperienza possibile ogni volta che un cliente si trova in negozio così da persuaderlo a tornare, nel tempo.

Da un lato dando informazioni sui prodotti e non tanto in termini quantitativi.

A che serve che io ti dica tutto quello che so su un prodotto? Ti confondo e ti faccio perdere pure tempo.

Ti devo dare quelle poche informazioni che siano rilevanti per te e che ti aiutino velocemente a scegliere e a comprare.

Il come, da questo punto di vista, è fondamentale.

Come ti ho fatto sentire mentre ti raccontavo tutto ciò?

Così bene da ricordarti di me e dell’insegna a tal punto da voler ripetere l’esperienza e da voler tornare?

Le persone hanno bisogno anche di relazione e di esperienze da poter ricordare.

Se il prodotto che vendo è il cibo e il mio luogo di vendita è uno spazio fisico, un luogo d’incontro tra persone, trascurare questi aspetti sarebbe veramente un’opportunità persa.

Ben vengano rapporti “opportunistici” legati alla comodità o alla convenienza ma se ragioniamo in termini di lungo periodo il focus dovrebbe essere il fare affezionare i clienti. 

Ci avevi mai pensato? Fammelo sapere , scrivimi ad [email protected].

Food retail management