Il cambiamento è negativo

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Il cambiamento è negativo

Non in tutti i casi certo, ma smettiamola di venderlo come se fosse sempre e solo desiderabile.

La retorica sul cambiamento impazza ormai da tempo e come tutto quello di cui si parla troppo ha perso per strada la sua complessità per lasciare spazio ad una banalizzazione sempre più spinta.

Vedo che spesso passa questo tipo di messaggio: “𝐬𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐢𝐧 𝐭𝐞𝐦𝐩𝐢 𝐝𝐢 𝐜𝐚𝐦𝐛𝐢𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐢 𝐯𝐞𝐥𝐨𝐜𝐢𝐬𝐬𝐢𝐦𝐢, 𝐛𝐢𝐬𝐨𝐠𝐧𝐚 𝐜𝐚𝐦𝐛𝐢𝐚𝐫𝐞 𝐞 𝐬𝐞 𝐧𝐨𝐧 𝐬𝐞𝐢 𝐞𝐧𝐭𝐮𝐬𝐢𝐚𝐬𝐭𝐚 𝐨 𝐯𝐞𝐥𝐨𝐜𝐞 𝐧𝐞𝐥𝐥𝐚𝐛𝐛𝐫𝐚𝐜𝐜𝐢𝐚𝐫𝐞 𝐪𝐮𝐞𝐬𝐭𝐨 𝐜𝐚𝐦𝐛𝐢𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐧𝐨𝐧 𝐬𝐞𝐢 𝐚𝐛𝐛𝐚𝐬𝐭𝐚𝐧𝐳𝐚 𝐟𝐢𝐜𝐨, 𝐟𝐨𝐫𝐭𝐞, 𝐟𝐥𝐞𝐬𝐬𝐢𝐛𝐢𝐥𝐞 𝐞𝐭𝐜.”

Attenzione! È 𝐮𝐧𝐢𝐝𝐞𝐚 𝐜𝐡𝐞 𝐩𝐮ò 𝐚𝐯𝐞𝐫𝐞 𝐢𝐦𝐩𝐥𝐢𝐜𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐩𝐞𝐫𝐢𝐜𝐨𝐥𝐨𝐬𝐞 perché nasce da una concezione errata del cambiamento, cioè che sia sempre qualcosa di positivo. Non è così, 𝐢𝐥 𝐜𝐚𝐦𝐛𝐢𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 è 𝐪𝐮𝐚𝐥𝐜𝐨𝐬𝐚 𝐝𝐢 𝐧𝐚𝐭𝐮𝐫𝐚𝐥𝐞 𝐦𝐚 𝐧𝐨𝐧 𝐧𝐞𝐜𝐞𝐬𝐬𝐚𝐫𝐢𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐩𝐨𝐬𝐢𝐭𝐢𝐯𝐨 e se non consideriamo ciò, i rischi nelle organizzazioni sono tanti.

Se sei una manager rischi di non considerare l’impatto che quel cambiamento avrà su ogni persona del tuo team e di non saperlo quindi gestire. Rischi di bollare come rompiscatole chi si oppone e di esaltare chi si dimostra da subito collaborativo.

Se sei un collaboratore cercherai di adeguarti alla meno peggio a ciò che succede nella tua azienda magari convincendoti che prima o poi qualcosa di buono arriverà, che magari sei tu che non riesci a vedere un’opportunità.

Se sei un imprenditore sei tentato d’inseguire i cambiamenti del mercato, anche quelli che non sono coerenti e non rafforzano il tuo business sul lungo periodo.

Hai mai riflettuto su questo?

Se vuoi imparare a gestire i cambiamenti in azienda scrivimi subito ad info@angelalombardo .com.

Gestisci il cambiamento!