Vediamo subito un comportamento disfunzionale che potresti attivare tu o che le persone che lavorano con te attivano e che ingarbuglia ancora di più il processo.

Questo lo riscontro di frequente nelle aziende ed è la causa diretta della non delega o di un processo di delega non corretto. Sto parlando dell’iper controllo, la tendenza di molti manager a voler controllare tutto che li porta a fidarsi poco dei collaboratori e a sostituirsi a loro in molte occasioni. Cosa c’è dietro questa modalità di comportamento? Spesso paura di perdere il potere, della serie “visto che ne devo rispondere io tanto vale che lo faccia io perché sono sicuro di farlo al meglio!”. Questo pensiero sul momento è rassicurante, poi sul lungo periodo crea una situazione peggiore di prima e da cui uscire risulterà sempre più impegnativo.

Cosa accade? Il collaboratore inizia ad essere sempre meno autonomo e sicuro, non prende iniziative quindi non ha l’occasione per misurare il suo valore e averne gratificazione e stimoli.  Di conseguenza rinuncerà ad impegnarsi sempre di più. Il manager d’altra parte si sovraccaricherà di lavoro che non gli compete togliendo tempo ai suoi compiti e rinunciando quindi a crescere.

Ecco dunque l’innesco di un circolo vizioso in cui il collaboratore demotivato è poco produttivo e siccome è poco produttivo il manager gli aumenta la pressione e un collaboratore sotto pressione ha paura quindi performa sempre meno e così via.

Se tu non interrompi questo schema non ne esci e ti ritrovi che il lavoro sale e la tua percezione di efficacia invece scende.

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